Come studiare al meglio: 4 tecniche scientifiche

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Piccola premessa: oggi si parla di studiare.

L’articolo di oggi sarà infatti un po’ di “nicchia”, dato che interessa quella cerchia di persone che in questo periodo saranno costretti ad escludersi da qualsiasi interazione sociale,isolandosi in anguste e buie stanze, illuminate tutt’al più da flebili lampade da scrivanie, per un solo scopo: studiare.

 Siamo a Giugno e per molti ragazzi vuol dire vacanze, ma per molti altri vuol dire iniziare davvero a studiare o per gli esami di maturità o per quelli universitari. Tu che ricordi hai di quei momenti? Per alcuni, soprattutto della mia età, rimangono ricordi tutto sommati positivi ed edulcorati da una romantica nostalgia dei tempi che furono, di “quando si era ragazzini” e quindi spensierati e giovani (sigh). Io mi ricordo benissimo invece delle notti insonni passate a studiare, dell’ansia da esami, del “oddio, mi chiederà proprio quella parte del programma che non ho avuto tempo di ripassare!”, insomma mi ricordo bene di quanto potesse essere pesante il periodo di preparazione di uno o più esami.
A voi ragazzi che lo state vivendo ora, non posso che dirvi di quanto vi sono vicino: forza ragazzi!
Per questo ho deciso con questo articolo di esservi d’aiuto. 

Vi devo dare però una brutta notizia: non ho scoperto né la composizione chimica né il produttore del farmaco NZT-48 del film “Limitless”, quindi non credo che possiate divertirvi fino a un paio di giorni prima dell’esame e poi studiare tutto alla velocità della luce 😀
Ho tuttavia trovato (e anche provato in passato) metodi di studio migliorati dall’approfondimento scientifico. 

Ecco quindi 4 tecniche per studiare meglio

1. Carta e penna
Il primo metodo per studiare bene non poteva essere che questo. Se leggi i miei articoli da tempo (come ad esempio sull’importanza di avere un diario ), avrai ormai capito che, per quanto sia un gran fruitore di social network, smartphone, tablet e computer, continui a preferire la buon vecchia carta per alcuni aspetti fondamentali della propria vita. Uno di questi momenti è appunto lo studio. Devi infatti sapere che uno studio di psicologia presso l’Università di Leicester in Inghilterra, ha dimostrato che ci si impiega più tempo a leggere su un video-supporto invece che su carta: ad esempio sugli smartphone impieghiamo ben il 6.2% di tempo in più, mentre su un ebook reader si sale a 10,7%!
Inoltre su carta è sicuramente più facile ed immediato evidenziare i punti fondamentali e quindi sarà ancora più veloce eseguire una seconda lettura più specifica o un ripasso. Inoltre sai bene che lo smartphone ha quella brutta abitudine di inviarti settordicimila notifiche di ogni social a cui sei connesso e questo può significare solo una brutta cosa: distrazione, distrazione e ancora distrazione!
Quindi se le vostre lezioni universitarie sono state caricate in pdf su un portale, vi consiglio di stamparle e leggere nel vecchio formato cartaceo.

La lettura rende un uomo completo, la conversazione lo rende agile di spirito e la scrittura lo rende esatto.
(Francesco Bacone)

 

2. Ripetere a voce alta
C’è stato un periodo in cui non ero affatto un bravo studente: seppur passassi ore chino sui libri, non ottenevo i voti desiderati. Uno degli errori che commettevo (oltre a procrastinare lo studio) era quello di non ripetere mai quello che studiavo. Non serve certamente un’analisi scientifica (anche se esistono) per dimostrare che ripetere a voce alta aiuta notevolmente a studiare qualsiasi cosa. L’errore che molti commettono quando si limitano a leggere un capitolo è quello di credere di aver appreso di più di quanto in realtà rimarrà fissato in mente semplicemente perché hanno ancora tutto il materiale di studio sotto gli occhi. Ripetere a voce alta diventa in questo caso una tecnica di studio attiva perché quando ripetiamo comprendiamo effettivamente quello che abbiamo appreso e alleniamo la nostra memoria a conservare solo le nozioni veramente necessarie. 

Nel mio passato da studente ho provato tendenzialmente due metodi.
La prima alle superiori quando studiavo da solo, preparavo dei superi-riassunti dei capitoli riportando poche, ma essenziali parole-chiavi che mi accompagnavano nelle prime frasi delle mie ripetizioni. In seguito ho scoperto che questo metodo ha un nome: quegli appunti non sono altro che flashcard.

La seconda molto più veloce, ma altrettanto efficace (e anche meno noiosa) era in università quando studiavo in coppia con un amico. A turno si simulava un’interrogazione dove uno poneva domande sull’argomento e l’altro rispondeva proprio come se fosse stata una vera e propria prova di esame. 

 

3. Benessere fisico = miglior apprendimento
Se pensi che devi fare delle full immersion di decine di ore continuate, ti do una brutta notizia: stai sbagliando. Il miglior modo per studiare bene è organizzare la tua giornata includendo anche il tempo per l’esercizio fisico e quello per il riposo/relax. Uno studio recente dei dipartimenti di kinesiologia e di epidemiologia dell’Università del Tennessee e pubblicato sul Journal of sports medicine and physical fitness ha dimostrato che l’attività fisica fatta prima di studiare aumenta la concentrazione e aiuta quindi a studiare meglio.

Se ad esempio, fai una bella corsa o comunque dell’esercizio aerobico, aiuti la circolazione del sangue e fornisci così ossigeno e nutrienti al cervello, aiutandolo così a funzionare meglio.
Su come gestire il proprio tempo, ho giusto scritto un articolo che puoi trovare qui.

Correre prima di studiare ti può essere d’aiuto!

 

4. Stop al multitasking
Sebbene ci caschi spesso, non sopporto affatto il multitasking, ma cerco sempre di seguire la regola del cassetto e sono convinto che fare troppe cose assieme sia assolutamente deleterio nello studio. Non puoi studiare avendo il cellulare di fianco al libro o la tv accesa di fronte a te. Tutto questo si chiama distrazione, mentre la tua parola d’ordine deve essere FOCUS. Se ti distrai facilmente, ti consiglio di isolarti da tutto e da tutti per tutta la durata del tuo studio: un’ora fatta in questo modo varrà più di un pomeriggio passato in mezzo alle distrazioni mediatiche ad esempio.

In poche parole: no multitasking per studiare meglio. Lo dice la scienza!

 

Spero che questi semplici consigli possano aiutarti a strappare un buon voto al prossimo esame. Se invece devi ancora studiare, mi raccomando: ora che hai finito questo articolo, non distrarti più e concentrati solo sui libri di studio! 😉

P.S.
Puoi lasciare un commento sotto a questo articolo o sulla pagina Facebook di RebuildMyLife o anche inviarmi un’email all’indirizzo davide@rebuildmylife.it

A presto!
Davide

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