Il “Mainagioia”, ovvero il non sentirsi all’altezza

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Ti sei mai sentito non all’altezza (a almeno fuori posto) di una situazione che stai affrontando?

Magari hai avuto un aumento a lavoro e ti sembra di averlo “rubato”.
Oppure hai avuto un bel voto in quell’interrogazione, ma ti sembra che ti sia stato regalato.
Infine hai vinto quella medaglia in quell’evento sportivo, ma pensi che ci fossero altri che la meritavano più di te.

In parole povere, non ti è mai capitato di auto-sabotare la tua autostima? Ebbene, è proprio di questo che voglio parlarti. A mente lucida potrebbe apparire davvero insensato che qualcuno possa svilirsi deliberatamente, ma ti assicuro che capita più spesso del previsto: a noi tutti capita di non comprendere o accettare, consapevolmente o meno, dei meriti che riceviamo o degli obiettivi che abbiamo raggiunto.

Ma perché viviamo questi momenti di “Mainagioia”?

Ci sono almeno due motivi per cui ci ritroviamo in situazioni del genere.

Il primo motivo è il nostro senso di umiltà.
L’umiltà solitamente ha una connotazione positiva perché ci permette di rimanere con i piedi per terra, di non montarci la testa e di persistere nella nostra continua ricerca di miglioramento. Tuttavia si può incappare nel rischio di sentirci fin troppo umili, al punto di umiliarci e quindi sottovalutare i nostri successi, minimizzandoli eccessivamente e declassandoli a colpi di fortuna o di merito altrui.

L’umiliazione rafforza il Mainagioia

Il secondo motivo è la paura di farcela.
Ho già parlato di paura in altri articoli  e anche questa volta si propone come un grande ostacolo per la propria Crescita personale. Si, hai letto bene: capita più spesso di quanto tu possa credere che di fronte ad un proprio successo, si abbia paura di andare oltre quello che abbiamo appena ottenuto. Questo perché ci porta ad affrontare un nuovo percorso, ci spinge a raggiungere nuovi obiettivi che possono esulare dalle condizioni a noi più familiare. In poche parole, un successo può aprirci strade nuove che però ci portano fuori dalla nostra Comfort Zone e questo ci spaventa. Ed è così che una promozione a lavoro può implicare nuove mansioni e nuove responsabilità che dobbiamo affrontare per la prima volta. Un buon voto a scuola o in università implica che possiamo puntare ad avere sempre quella media in tutte gli esami o materie.

Come affrontare le cause dei nostri “Mainagioia”?

Di certo non possiamo trascurarle perché sono ostacoli alla nostra Crescita Personale. Riprendendo proprio i due motivi che ti ho citato prima, ti chiedo di seguire questi due consigli per tenere a bada i tuoi Mainagioia.

Sii umile, ma non sottostimarti!
L’umiltà è un aspetto molto valido e positivo, ma va dosata nella giusta maniera perché se da un lato è giusto pretendere di migliorarsi in continuazione, dall’altro però non devi incappare nell’errore di non essere la persona giusta per fare una cosa piuttosto che un’altra. Ogni volta che ottieni qualcosa, ricordati quindi degli sforzi che hai fatto per raggiungere quell’obiettivo. Ti consiglio di riportarlo nero su bianco: stilla una bella lista di quello che hai ottenuto e di come ci sei riuscito.
Inoltre per tutto quello che hai fatto, immaginati come sarebbe la tua vita se non lo avessi ottenuto. Scoprirai ben presto che non hai nulla da obiettarti né tanto meno sottovalutarti perché questa lista ti mostrerà senza giri di parole né seghe mentali che quello che hai ottenuto ti ha migliorato la vita ed è potuto accadere solo perché lo hai voluto tu. D’altronde come potrebbe essere diversamente: chi, se non tu, è il protagonista della tua vita?  Chi, se non tu, ha il dovere di migliorare la tua vita?

Non c’è dovere che sottovalutiamo di più del dovere di essere felici.
(Robert Louis Stevenson)

La tua crescita passa dal cambiamento
La Comfort Zone è quella roba complessa che ci aiuta e ci frena al tempo stesso perché tutti desiderano vivere serenamente in condizioni familiari che sanno gestire, ma questo desiderio rischia di frenare la nostra evoluzione, la nostra crescita e il nostro sviluppo. Il Mainagioia in questo caso è la paura di non essere all’altezza generata a sua volta dalla paura di dover progredire e quindi abbandonare la nostra Comfort Zone.

Per affrontare questa paura, prova questi due esercizi.
Il primo si basa su un principio tanto assoluto quanto definitivo: tutti dobbiamo morire prima o poi. Un giorno dovremo quindi fare i conti con noi stessi, tirar le somme e vedere cosa abbiamo o non abbiamo ottenuto nella nostra vita.
Ho chiamato quindi questo esercizio “Final 24”. Immagina che in TV hanno detto che al mondo mancano solo 24 ore, dopo le quali tutto quello che conosci, compreso te stesso, terminerà di esistere. Cosa vorrai fare in queste 24 ore? Non credo dormire, ma sicuramente cercherai di fare qualcosa che hai sempre desiderato fare, ma che hai sempre rimandato perché non rientra nella tua routine ordinaria. Fai una lista delle cose da fare nelle ultime 24 ore. Sono certo che tirerai fuori tutto ciò che in realtà reputi essenziale per te stesso, ma che non hai il coraggio di affrontare.

Il secondo esercizio invece è “La Sfida”. Impara a metterti in gioco, auto-sfidandoti in continuazione. 

Sfida vs Mainagioia

Sei certo che riuscirai a preparare quell’esame? Sfidati!
Sei sicuro che perderai quei chili in eccesso nei prossimi 3 mesi? Sfidati!
sei sicuro che imparerai una nuova lingua nel prossimo anno? Sfidati!
E per rendere la sfida ancora più interessante, rendila pubblica con qualcuno che apprezzi e che ti vuole bene. Il fatto di rendere partecipi gli altri di ciò che vuoi ottenere è un incentivo ad andare avanti per la strada intrapresa perché ti sei messo in gioco con il mondo intero. il TUO mondo. Ora non è più un affare personale, ma una “questione di stato” e rimangiarsi le promesse fatte, può essere uno smacco non solo con te stesso, ma con tutti.

Sei pronto a giocare duro?

Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare.

Spero che questi esercizi ti possano essere d’aiuto. Non esitare a farmi sapere se li hai utilizzati e se ti sono tornati utili,  lasciando un commento sotto a questo articolo o sulla pagina Facebook di RebuildMyLife o anche inviarmi un’email all’indirizzo davide@rebuildmylife.it

A presto!
Davide

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