Le 3 seghe mentali peggiori e come eliminarle
ALT! Se mi dici che non sai cos’è o addirittura non hai mai sperimentato il grande male delle seghe mentali, vuol dire che o se un robot o stai mentendo a te stesso.
D’altronde in quanto essere umano tu, come e come tutti, sei in modo o nell’altro entrato in contatto con l’annoso problema delle seghe mentali. Se al contrario dopo aver sperimentato le più fantasiose paranoie mentali di questo mondo, infine tu fossi riuscito a liberartene, allora sta certo che ti crederei. Ti pregherei anzi di dirmi come ha fatto perché il problema delle seghe mentali deve essere affrontato con tutti mezzi a disposizione che abbiamo e dobbiamo aiutarci reciprocamente!
Inizio io.
Ti voglio quindi dare3 consigli che uso personalmente per gestire questo nostro “difetto di fabbricazione”
Conviene però che prima di tutto ti dica quali sono le seghe mentali che reputo più critiche, ovvero le 3 situazioni che ho ribattezzato i “momenti del perdersi dietro”.
I momenti del perdersi dietro
Se hai già letto i miei articoli, saprai bene che sono un fermo sostenitore dell’avere sempre chiari i propri obiettivi e certamente una strada da non seguire è quella di concentrarsi su pensieri che non servono assolutamente al raggiungimento del proprio scopo né tantomeno della propria Crescita Personale e Professionale.
Quindi il primo test per comprendere se stai impiegando il tuo tempo con pensieri importanti o inutile è porti la seguente domanda: “Dove mi porta questo pensiero?”
Se la risposta è verso il nulla, allora stai perdendo tempo con delle seghe mentali.
“Il pensiero è come un coltello: ti ci puoi imburrare il pane oppure tagliartici la gola.”
(G.C.Giacobbe)
Ma quali sono le peggiori seghe mentali?
Tra tutte quelle che la nostra stupenda immaginazione può partorire, me ne vengono in mente almeno tre tra le più frequenti.
1. Perdersi dietro ciò che non si può gestire
Immagina questa scena: è appena terminata una settimana davvero dura ed impegnativa, finalmente è arrivato il weekend in cui hai programmato una due giorni di mare e relax, è tutto pronto e …BOOOM, le previsioni meteo ha sbagliato tutto e ti appresti a partire con un temporale degno della stagione delle piogge. La prima reazione è anche quella più umanamente comprensibile: se fuori cade acqua, dentro di te stanno cadendo tutte le peggiori frasi e parole che puoi conoscere in tutte le lingue del mondo.
Posso tuttavia accettare solo un primo momento di smarrimento: il weekend è ancora lungo e sei ancora in grado di renderlo rilassante e piacevole. Dipende solo da un fattore: da te e dalla tua voglia di adeguarti tempestivamente alla situazione. Se infatti ti fermi a rimuginare su quanto sia frustrante non poter porre rimedio a qualcosa di cui non hai il controllo (in questo caso il meteo), le seghe mentali occuperanno a tempo pieno tutto il tuo weekend perché in questo caso stiamo parlando delle “Paranoie da impotenza” ovvero l’auto-commiserarsi su cose che non ci piacciono, ma che non dipendono assolutamente da noi stessi.
L’unico efficace rimedio in questi casi è spostare i nostri pensieri esclusivamente su soluzioni che sono totalmente alla nostra portata e sotto il nostro controllo.
Andare al mare sotto il diluvio universale è obiettivamente triste ed inutile? Concentrati allora su attività indoor che ti piacciono: visita luoghi di tuo interesse culturale (cinema, teatro, musei, centri storici…) oppure fai del sano shopping terapeutico oppure organizza una bella cena con gli amici, insomma focalizza i tuoi pensieri su cose piacevoli che puoi gestire. Qualsiasi cosa è certamente migliore del piangersi addosso su fattori esterni al tuo controllo.
2. Perdersi dietro a ciò che non puoi avere
Questo secondo caso lavora spesso in sinergia col primo. L’uomo ha un’attitudine che ritengo un dono divino, ovvero il desiderio di cercare sempre il meglio per se stesso. Il problema è che spesso riusciamo a trasformare questo dono in un’arma puntata contro di noi e sai perché?
Perché pensando a come migliorarci, spesso ci soffermiamo troppo su quello che non abbiamo e che vorremmo avere e ci lasciamo dominare da queste deprimenti seghe mentali della mancanza di qualcosa che ci piacerebbe avere.
Io ad esempio desidero cambiar casa e sfogliando i diversi avvisa di vendita spesso mi imbatto in case fantastiche, ma che le mie tasche non possono permettersi allo stato attuale. Lo sconforto di questa mancanza ( i soldi per la casa bellissima) diventa in quei momenti il freno più potente al mio desiderio (cercare una nuova casa) e quindi per un po’ abbandono il mio intento principale di ricerca. E ovviamente sbaglio. Se anche a te capitano momenti del genere, ti consiglio di non perderti dietro a rimuginare su ciò che non hai e ti piacerebbe avere, ma pensa piuttosto a quello che hai già e che hai ottenuto. Ricorda infatti che tutto quello che hai è frutto del tuo lavoro di miglioramento perché sei riuscito ad ottenere ORA qualcosa che IERI non avevi.
Lo so bene di non avere i soldi per comprare quella bellissima casa, ad esempio, tuttavia non li avevo nemmeno quando ho deciso di impegnarmi in un mutuo per la casa in cui vivo attualmente.
Se ti focalizzi su questo principio, ti rendi conto che tu sei già in grado di ottenere quello che desideri e lo hai dimostrato (lo stai facendo anche ora) con tutto quello che già possiedi. Lascia perdere le seghe mentali di quello che non hai, ma basati sulla concretezza di ciò che hai già fatto.
3. Perdersi dietro al passato o al futuro
Last but not least, la sega mentale che più di tutte mi è familiare, soprattutto quando mi perdo dietro ai meandri più oscuri in cui la mia mente riesce a incappare, ovvero il rimorso sulle cose avrei potuto fare o l’incertezza di ciò che potrebbe capitarmi. Davvero, per me è la sega mentale peggiore e sono certo che tu sai anche già il perché. Converrai con me che soffermarsi su quello che abbiamo già fatto non serve a nulla tanto quanto immaginare tutte le miriadi possibilità ed eventi che potrebbero capitarci nel futuro.
Due anni fa come sarebbe andato quel colloquio di lavoro, se avessi risposto diversamente?
Mi conviene prendere casa ora? Se dovessi rimanere senza lavoro??
Sinceramente hai delle risposte che possono essere sensate per queste due domande? Io ne ho in mente solo una:
Non
puoi
chidertelo
ORA
Per le seghe mentali relative al passato, ricordati questo: qualsiasi cosa tu abbia fatta, che sia stata la scelta migliore o meno, ti ha condotto a quello che sei ORA.
Per le seghe mentali relative al futuro, pensa invece a questo: non hai il controllo di tutte le casistiche che potrebbero capitare domani, al contrario puoi controllare quello che ti occorre ORA.
Come vedi, il focus per sconfiggere questa sega mentale è proprio il pensare ad ORA, adesso, questo istante. Stai vivendo la tua vita in questo momento e in nessun altro lasso di tempo, quindi devi imparare a focalizzarti su quello che ti serve in questo preciso istante. Naturalmente non ti sto dicendo che non devi fare progetti a lungo termine, ma al contrario sono convinto che i tuoi progetti futuri sia realizzabili solo se parti da strumenti, capacità, opportunità che hai nel presente in cui vivi.
Se non ti affidi a quello che puoi fare ora, rischi sempre di lasciarti dominare o dai rimorsi i del passato o dalla paura di non essere mai pronto. In poche parole non vai avanti, ma procrastini sempre
Ecco, questi sono le 3 seghe mentali che ritengo più pericolose e i relativi metodi che uso per eliminarle o per lo meno indebolirle.
Se ne conosci altre (sia di seghe mentali che di tecniche :D) Puoi lasciare un commento sotto a questo articolo o sulla pagina Facebook di RebuildMyLife o anche inviarmi un’email all’indirizzo davide@rebuildmylife.it
A presto!
Davide