Paura del cambiamento: come affrontarla.
Parliamo della paura del cambiamento.
È un argomento che mi affascina molto perché noi esseri umani siamo animali predisposti all’evoluzione, a cambiare per migliorare. Al tempo stesso però riusciamo a cadere nella trappola del timore di quello che potrebbe capitare se davvero cambiassimo. Siamo come su un pendolo e continuiamo ad oscillare tra la voglia di abbandonare, stravolgere e trasformare ciò che non ci pace e la paura che ci vorrebbe tenere fermi e bloccati nello status quo ormai acquisito e digerito.
Ma vediamo di capire quali possono essere i motivi per cui si generano questi timori e come poterli affrontare.
“Se non cambiamo, non cresciamo. Se non cresciamo, non stiamo davvero vivendo.”
(Anatole France)
Paura dell’ignoto
Ne ho parlato già in altri articoli, ma ci tengo a ribadirlo ancora: tutti noi sentiamo sempre un brivido lungo la schiena quando rischiamo di dover abbandonare la nostra Comfort Zone. Anche se una situazione ci è stretta, noiosa, poco attraente, ma familiare, la nostra mente ci lancia in primo luogo un avvertimento: dobbiamo trovare una soluzione! Tuttavia quando si prospetta l’occasione di cambiare veramente, ecco che il nostro cervello ci lancia un nuovo messaggio, questa volta di cautela: “Ma sei proprio sicuro? Ok, quello che stai vivendo ti sta stretto, lo sappiamo entrambi, ma sai per lo meno come funziona. Dove finiremmo se cambiassimo aria? Io ci penserei per bene, prima di fare un salto nel buio…”
Insomma è il classico “Sai quel che lasci, ma non sai cosa trovi” che agisce contro la tua volontà di cambiare.
Cosa fare quindi?
Renditi conto che non hai il potere di prevedere il futuro. Puoi immaginare diversi possibili scenari, ma niente potrà mai garantirti quale sarà quello che si avvererà. Quindi perché focalizzarsi solo ed esclusivamente sulla possibilità peggiore? Inizia a focalizzarti invece su ciò che di buono può scaturire dal tuo cambio di marcia. Se questo non ti basta, prova ad immaginare cosa faresti se ti trovassi nella situazione in cui tutte le paure che la tua mente ti ha presentato si avverassero: sarebbe davvero la fine del mondo?
Se perdessi il lavoro, non ne cercheresti un altro anche in giro per il mondo?
Se non potessi pagare il mutuo, le bollette e il cibo, non cercheresti un’alternativa a quello che non hai più?
Ebbene allora considera che questa alternativa la puoi ricercare tu ORA senza che quegli eventi negativi accadano davvero. Puoi prendere in mano il tuo destino e modellarlo per il meglio senza che qualche forza esterna a te decida per te. Non esistono scelte sbagliate, ma solo opportunità diverse ed è questo su cui devi lavorare.
Temere di non essere all’altezza.
“Ma sarò davvero in grado di realizzare quella cosa?”
“E se poi non sono all’altezza?”
“E se fallisco?”
Ti suonano familiari questi dubbi? Spesso la nostra mente ci spinge a sottovalutarci in modo da rimandare all’infinito l’ipotesi di lanciarci in una nuova avventura. D’altronde è un rischio molto probabile se in mente abbiamo solo l’obiettivo finale che solitamente ci appare così lontano e grande dal punto in cui siamo ora.

E se giocassi una partita importantissima perdendola??
Cosa fare quindi?
Tutto diventa più semplice se viene spezzettato. Copiamo uno strumento che viene dal mondo dei project management; mi riferisco al Work Breakdown Structure (WBS). Consiste nel prendere un progetto, suddividerlo in piccoli step fino ad individuare le attività base e soprattutto la prima attività da fare. Se riesci a vedere il primo gradino, invece che solo l’ultimo pianerottolo che si trova al decimo piano, ti assicuro che tutto diventerà più semplice e alla tua portata.
Anche il grattacielo più alto del mondo è stato costruito da un primo, singolo mattone e allora perché non lo fai anche tu?
Pensare di non avere molte opzioni di scelta
Siamo bravissimi ad infilarci in vicoli chiusi creati appositamente da noi stessi. Siamo campioni a non darci mai un’alternativa alle nostre scelte.
Ad esempio:
- o ti tieni un lavoro che odi oppure rimani disoccupato e quindi rimani senza soldi;
- se non hai soldi, non paghi la casa e quindi non hai altre alternative se non quelle di vivere sotto un ponte;
- se interrompi una relazioni allora rimarrai per sempre solo, quindi valuta bene se stare con una persona che non ami più o vivere solo come un cane.
Insomma la nostra mente, pur di non farci scegliere un cambiamento, non ci propone alternative valide a quello che si ha ora, ma che vorremmo modificare/eliminare/sostituire. Non è certo una bella situazione, non credi?
Cosa fare quindi?
Esiste solo un’unica, semplice soluzione: prendere coscienza del fatto che esiste sempre almeno un’altra soluzione.
Se Thomas Edison non avesse ciecamente creduto in questo principio, credi che avrebbe superato i 10000 fallimenti, prima di ottenere la prima lampadina funzionante?
“Non mi scoraggio per ogni tentativo sbagliato è un altro passo avanti.”
(Thomas Edison)

Credi che Edison si sia fatto bloccare dalla paura di fallire?
Paura delle reazioni degli altri
“Non me ne vado di casa perché mia madre ci rimane male.”
“Non lascio il posto fisso perché poi chissà cosa potrebbero dirmi i miei amici disoccupati.”
“Non vado a parlare col mio capo perché non voglio sorbirmi le sue scuse.”
“Vorrei proporre anche agli altri la mia idea, ma se poi mi dicono che non vale nulla?”
Hai mai pronunciato o pensato queste domande? Un altro “trucchetto” della nostra mente per tenerci a bada e non farci prendere direzioni nuove rispetto alla quotidianità è quello di farci immaginare come bersaglio di eventuali figuracce pubbliche. Abbiamo quindi paura del giudizio altrui, di diventare lo zimbello di qualcuno o di essere considerati degli inetti e degli incapaci. Questa paura rischia davvero di mettere a dura prova la propria Autostima…
Cosa fare quindi?
Per quanto reputo importante la stima che gli altri hanno su di noi, voglio porti questa domanda semplice. Il protagonista della tua vita chi è: te stesso o qualcun altro? È ovviamente una domanda retorica perché naturalmente il tuo più grande diritto è quello di vivere la vita che davvero desideri. Ogni azione e decisione che prendi ha logicamente delle conseguenze anche sul mondo esterno, ma devi sempre considerare che se ciò che stai facendo è la cosa giusta per te, allora il prezzo che stai pagando è accettabile.
Tieni presente che questo potrebbe comportare perdere alcune cose: lavoro, soldi, beni materiali e persino persone, ma se l’obiettivo finale è il tuo benessere ed il tuo miglioramento, vuol dire che chi o ciò che perderai non erano in definitiva così fondamentali per la tua Crescita. Anche questo, lo so bene per esperienza personale, è più semplice a dirsi che a farsi, ma è di fondamentale importanza comprendere che tu devi realizzare i tuoi sogni e non quelli di qualcun altro.
“Costruisci i tuoi sogni o qualcun altro ti assumerà per costruire i suoi”
(Farrah Gray)
Prima di concludere, voglio consigliarti un libro: “Il potere di Adesso” di Eckhart Tolle. Ho iniziato a leggerlo da poco e devo ammettere che racchiude in sé tutto l’interessante tema dell’imparare a vivere qui e ora. Lo puoi comprare qui su Amazon.
Queste erano le 5 paure più diffuse e i modi più efficaci per affrontarle.
Quali sono invece le tue paure? Mi piacerebbe molto se tu volessi parlarne, lasciando un commento o qui sul blog o sulla pagina o sul gruppo Facebook di RebuildMyLife.
P.s.
Se non vuoi perdere altri articoli e vuoi essere avvisato in tempo quando pubblico altre novità e soprattutto se vuoi accedere alle risorse gratuite di RebuildMyLife, ti consiglio di iscriverti alla newsletter tramite il box qui sotto: riceverai ben presto la password per accedere ai contenuti riservati e gratuiti del mio blog.
A presto!
Davide