Persuasione: 4 modi per essere convincente

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La persuasione è un’arte o un dono o una capacità che tutti noi vorremmo avere sviluppata al massimo delle nostro potenzialità e pronta in ogni occasione, non è vero?

Che tu voglia convincere un amico a fare un viaggio assieme o tuo padre a lasciarti le chiavi della macchina o una ragazza ad uscire con te o il tuo capo a darti un aumento, l’unica abilità in grado di aiutarti è solo ed esclusivamente una: la tua persuasione. Senza girarci troppo intorno, non voglio con questo articolo, regalarti qualche potere magico in grado di far dire sempre di sì alle persone che da oggi incontrerai sul tuo cammino. Non credo nella magia, almeno in questo ambito 😀
Non si può tuttavia nascondere che ci sono alcune tecniche di persuasione indicate come tra le più efficaci anche dal grande Dale Carnegie. Te ne indicherò giusto qualcuna.

Ecco 4 modi per migliorare la tua capacità di persuasione

1. Se hai torto, ammettilo
Partiamo proprio da una premessa fondamentale. Siamo ormai abituati a partecipare o seguire dibattiti in cui l’obiettivo non è più quello di dimostrare la bontà delle proprie opinioni, ma piuttosto andar necessariamente contro quella del proprio interlocutore. Che sia una discussione politica, religiosa, sociale, culturale, non ti sembra che ormai assomigliamo più ad ultras di squadre differenti che si stanno affrontando invece che a persone che vorrebbe giungere ad un “dunque” interessante e costruttivo per tutti?

Allora se vuoi arrivare ad un traguardo positivo in una conversazione, il primo passo da fare è quello di porti mentalmente nella posizione che non tutto quello che potrai dire in quella circostanza sarà necessariamente corretto o più giusto. Il tuo interlocutore potrebbe avere un’idea migliore e tu dovrai riconoscere immediatamente di avere torto o di apprezzare l’altra idea.
Una buona capacità di persuasione parte dal sapere fare un passo indietro.

La persuasione è una buona amica del dialogo perfetto

 

2.  Non denigrare l’opinione altrui anche se obiettivamente sbagliata!
Devi essere onesto e puntiglioso con te stesso, ma cerca di essere più comprensibile con gli altri. Non dico che devi dar ragione al tuo interlocutore anche se ha torto, sarebbe becero opportunismo, bensì se l’altro ha torto, devi cercare di usare un po’ di diplomazia: poni le domande in tono amichevole e fa le giuste osservazioni in tono gentile, dagli ragione quando necessario (perché anche se ha torto, qualcosa di giusto potrebbe averla detta) e vedrai che il tuo ascoltatore abbasserà progressivamente il muro difensivo, ti ascolterà e avrai più possibilità di farlo ragionare.

In ogni caso, non dire mai apertamente e direttamente ad una persona che sta sbagliando: l’unico risultato che otterresti è la loro totale chiusura. Devi quindi accompagnarli nel loro ragionamento e far sì che siano loro stessi a comprendere l’errore che stanno commettendo.

“Mediare è una sfida: devi saper vestire i panni dell’altro senza spogliarti dei tuoi.”
(Simone Nardone)

 

3. Fai come Socrate
Il filosofo greco non era famoso solo per il suo motto ”io so di non sapere”, ma anche per riuscire sempre a persuadere i propri interlocutori con una tecnica, chiamata metodo socratico, alla cui base c’è l’ottenere dagli altri delle risposte positive. Socrate non faceva altro che porre domande a cui il suo dialogante era spinto a rispondere affermativamente e così, con una risposta positiva dietro l’altra, riusciva a spingere l’altro verso il proprio punto di vista.

Ricordati infatti che se vuoi persuadere una persona, non devi iniziare a discutere su cose sulle quali non siete d’accordo, ma piuttosto parti da quei punti che condividete. Se ne hai la possibilità, focalizza tutta la discussione sul fatto che avete un obiettivo simile, ma visto tutt’al più con ottiche e metodi differenti. D’altra parte se il tuo interlocutore parte con un no, ti sarà molto più difficile fargli cambiare idea perché, vuoi per orgoglio, vuoi per testardaggine, chi si fissa su un No, non si schioda più da quella posizione.
Usa la tua capacità di persuasione, spingendo l’altro a rispondere con semplici ma chiari sì.

 

4. Amici e non nemici
Come ti ho già accennato al primo punto, come potresti pensare di persuadere qualcuno se inizi subito ad attaccarlo? Sii sincero: quanto andresti d’accordo con uno che si lancia col criticare tutto ciò che fai, dici e pensi? Credo che smetteresti di ascoltarlo già dopo un paio di minuti. Il segreto di un’ottima persuasione è arrivare ad un punto d’incontro, ma per arrivarci non puoi gettare muri tra te e il tuo interlocutore, ma ponti. Devi far capire all’altro che tu vuoi davvero raggiungere un esito positivo per entrambi e non solo per il tuo tornaconto.

In poche parole devi imparare a fare rapport  con l’altra persona. Il 28° presidente degli USA, Thomas Woodrow Wilson, diceva: Se venite da me e mi minacciate a pugni stretti, penso che vi renderò la pariglia. Ma se venite a da me e dite: “Sediamoci un attimo e parliamone, e se abbiamo idee diverse cerchiamo di capire i motivi di divergenza”, vedrete che con un po’ di pazienza si riuscirà a conciliare i due punti di vista.
Più chiaro di così.

Spero di esserti stato utile e ricordati sempre che mi fa molto piacere ricevere i tuoi feedback: puoi lasciare un commento sotto a questo articolo o sulla pagina Facebook di RebuildMyLife o anche inviarmi un’email all’indirizzo davide@rebuildmylife.it

A presto!
Davide

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