Svogliatezza: cosa fare quando non vuoi fare niente.

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Lo ammetto: settimana scorsa avrei dovuto scrivere un articolo e non l’ho fatto; inoltre non mi sono mai svegliato all’ora giusta. Il motivo?

Non avevo voglia di far nulla; in pratica svogliatezza alle stelle!

 Nei vari gruppi che seguo di Crescita Personale e naturalmente anche nel mio, spesso mi sono ritrovato a leggere commenti simili ai seguenti.
“Giuro che oggi non avevo voglia di alzarmi del letto. A che pro, poi? Non sapevo assolutamente cosa avrei dovuto fare; tanto valeva rimanere a letto e riposarmi di più”.
Oppure…
“Mi sono seduto alla mia scrivania in ufficio e ho iniziato a guardare un po’ Facebook. Non cercavo nessuna notizia in particolare, ma sfogliavo un post dietro l’altro senza alcun preciso intento. Mi sono ritrovato quasi un’ora dopo ancora sul mio smartphone senza aver concluso niente!”
O ancora…
“Dovrei studiare (ho un esame tra poco), ma leggo e rileggo lo stesso capitolo e non mi rimane in mente nulla. Tabula rasa! Allora accendo Netflix, giusto pensando di staccare un attimo la spina e mi ritrovo ad aver visto tutti gli episodi di Stranger Things in una sola botta!”

Devo ammettere che io mi sono ritrovato in questi e molti altri commenti. La mia svogliatezza mi spingeva ad avere zero voglia di lavorare,mi alimentava il desiderio di giocare per l’ennesima volta a World of Warcraft (se non sai cos’è, non chiedere, potrebbe essere pericoloso 😝), e di sdraiarmi sul divano con telecomando alla mano e cellulare sul fianco in modo da potermi distrarre con lo smartphone quando trovavo noiosi i programmi televisivi…insomma una distrazinception!!

E tu, sii sincero, ti ritrovi in questi esempio?

 

Grazie mille, eh?

Ok Davide, son qui per cercare consigli su come riguadagnare un po’ di Forza di Volontà e non per ritrovarmi in una sorta di riunione tra procrastinatori anonimi!
Lo so, non è certo tra gli incipit migliori per un articolo che vuole parlare di come affrontare la svogliatezza, ma non potevo fare altrimenti: credo che bisogna capire meglio di cosa voglio parlarti.
Quindi, cos’è la svogliatezza?
Se cerchi su google, ti fornisce questa definizione:

svogliatezza
/şvo-glia-téz-za
Sostantivo femminile
Abituale o temporanea indolenza nell’adempimento di un dovere o nel soddisfacimento di un obbligo o di una necessità.
“è stato bocciato per la sua s.”

Chiaro, no? Punterei soprattutto sulla questione “abituale o temporanea” perché, dopotutto, se non si ha voglia di fare qualcosa per un paio di giorni (o anche tre) non c’è alcun problema: d’altronde non siamo macchine e abbiamo bisogno di staccare la spina ogni tanto. Anzi è necessario darsi al sano ozio se si vuole ritrovare l’ispirazione persa, diminuire l’ansia di prestazione, liberare la mente da preoccupazione legate a scadenze, ordini da rispettare, tempistiche in dirittura d’arrivo, etc, etc, etc. 

Il problema si pone quando la svogliatezza è la nostra attitudine più frequente. Se siamo sempre nella condizione in cui non abbiamo alcuno stimolo per fare, muoverci, cambiare, allora c’è un problema serio. Questa mancanza di stimoli può anche trasformarsi in apatia o peggio ancora degenerare in qualche patologia seria come la depressione ed in quel caso è necessario chiedere aiuto ad un medico specialista. 

Tralasciando quindi questi casi gravi, torniamo alla semplice voglia di non fare nulla che comunque è un grosso ostacolo alla nostra Crescita Personale perché se non fai nulla, non potrai mai affrontare quel percorso fatto di ostacoli, miglioramenti e cambiamenti che ti porterà verso i tuoi obiettivi. 

Vediamo quindi quali sono le 3 ragioni maggiori per cui smettiamo di voler andare avanti nei nostri intenti.

“Il pigro è d’ostacolo a se stesso.” 
(Seneca)

Non hai voglia perché sei stanco fisicamente.

Ti capita mai di arrivare ad un certo punto della giornata che sei talmente stanco da non riuscire più a muovere un dito? A me capitava soprattutto dopo la pausa pranzo quando ero in piena fase digestiva: mi ritrovavo spesso quasi sdraiato sulla mia sedia, con le palpebre pesanti e a dover bere litrate di caffè per riprendermi.
È una situazione che ti ricorda qualcosa? In questo caso la svogliatezza può essere dovuta a diverse ragione: da una cattiva routine giornaliera e carenze vitaminiche, da un’alimentazione irregolare ad un eccessivo stress fisico.

Personalmente fino a qualche tempo fa andavo regolarmente a letto intorno alle 2 di notte per quindi svegliarmi alle 7 e 30 circa. Il problema è che una volta a letto, a causa delle attività svolte fino a quell’ora, non riuscivo a chiudere velocemente gli occhi e rischiavo di rimanere sveglio fino alle 3-4 di notte, riducendo quindi le ore di sonno ad una misera manciata. Se moltiplichi questa situazione per tutti i giorni della settimana, ti sarà subito chiaro il motivo per cui ogni santo pomeriggio subivo un crollo e mi assaliva una stanchezza tale da non riuscire e da non volere fare più nulla. Ho risolto cambiando naturalmente le mie abitudini e le mie routine sia serali che mattutine e ti assicuro che ora, pur alzandomi quasi sempre alle 5 di mattina, mi ritrovo con un’energia costante e attiva per tutta la giornata.

Il problema può anche aver origine alle tue abitudini alimentari: sei per caso uno di quelli che fa colazione con un semplice caffè e cornetto? Allora ti assicuro che le tue energie rischiano di esaurirsi già sin dalla metà mattina. In pratica devi analizzare le tue abitudini quotidiane sia fisiche che alimentari e farti una sorta di “revisione”.
Prepara una chec-list e valuta ad esempio:

  • A che ora ti svegli e quando vai a dormire
  • Cosa mangi a colazione, pranzo e cena e che snack assumi come “spezzafame” (in questo articolo, parlo di come iniziare la giornata con una buona colazione )
  • Quante volte fai attività fisica a settimana.

N.B.
Se ti interessa cambiare la tua routine mattutina ne parlo nella guida gratuita su come svegliarmi prima la mattina; alla fine dell’articolo ti spiego come poterla scaricare.

uomo-testa-pc-portatile-scrivania

Ormai il mio PC ha preso la forma della mia testa!

Ti fermi perché sei annoiato

Non sempre  il problema è meramente fisico, ovvero non è detto che la tua svogliatezza sia dovuta a qualche tua carenza fisica. Se tu sei annoiato da quello che fai o stai vivendo, non c’è integratore, ore di sonno o attività fisica che tenga: non ritroverai magicamente la voglia di agire da zero.
In questo caso devi risvegliare le tue passioni, il tuo amore per la vita e per le cose che fai perché probabilmente stai vivendo in un impasse motivazionale. Qui il problema è molto soggettivo perché non esiste una pillolina magica, ma di certo posso fornirti consigli che potrebbero funzionare in caso di black out mentale. 

In primo luogo ti consiglio di revisionare i tuoi obiettivi: spesso l’ostacolo più grande che ci fa passare la voglia di (re)agire è proprio la nostra mente o meglio la nostra ostinazione. Avere gli obiettivi ben chiari in mente è necessario, ma fossilizzarsi solo su quei traguardi può in realtà danneggiarci.
Se tu trovi una strada bloccata per dei lavori in corso, cosa fai? Cerchi una deviazione, tiri dritto imperterrito col rischio di cadere in uno scavo del cantiere oppure te ne stai fermo finché non finiscono i lavori? Di certo la prima soluzione è la migliore ed è lo stesso con il tuo blocco; riesaminare gli obiettivi è però un argomento così complesso che ne ho parlato a parte in questo articolo. Ti consiglio di leggerlo!

L’unica persona con cui combatti è te stesso e la tua testardaggine a non lanciarti in nuove esperienze.
(Jon Krakauer)

In secondo luogo ti consiglio di staccare la spina, impegnandoti in qualcosa che è diametralmente opposto a quello che stai facendo e che a quanto pare non hai più voglia di fare. Se ti stai dedicando a qualcosa di intellettuale, allora buttati su qualcosa di pratico: smetti ad esempio di preoccuparti del tuo libro e datti al bricolage o al modellismo. Al contrario se non hai più intenzione di occuparti del giardino, siediti sul divano con un bel libro in mano.
Cambiare attività ti consente di rinnovare le tue energie e la tua mente, per cui approfittane perché non sarà mai tempo perso. Ne parlo bene in questi due articoli:

 

Ti blocchi perché sei stressato

Il tuo nemico è l’ansia, vero? Non vuoi più procedere con quell’attività perché ne hai le scatole piene o perché hai paura di andare oltre il punto in cui sei arrivato? Conosco bene questa situazione!
Capita infatti che l’ostacolo al nostro progredire sia dettato proprio dalle nostre paure, ansie e paranoie (dicasi anche Seghe Mentali). A volte ci nascondiamo dietro il desiderio di raggiungere la perfezione e ci fermiamo perché ci sentiamo ben lontani dall’aver raggiunto (“aspetto il momento migliore”), a volte ci blocchiamo perché crediamo di non avere attualmente le capacità giuste per affrontare un problema che si è palesato (“Aspetterò che sia più bravo per fare quella cosa”) o altre volte ci fermeremo perché, consapevolmente o meno, abbiamo paura di affrontare il giudizio degli altri su quello che stiamo producendo (“e se non piace? Son proprio sicuro che devo finirlo??”).

“È un peccato il non fare niente col pretesto che non possiamo fare tutto.”
(Winston Churchill)

Quando sono le nostre fobie a bloccarci, non ci sono molte alternative da consigliare se non una: mettere da parte le nostre seghe mentali e andare avanti un passo alla volta, anche piccolo, ma pur sempre avanti. Ne parlo in questi articoli:

 

Come vedi l’argomento è molto amplio e quindi prenditi tutto il tempo che ti occorre per leggerti gli articoli che ti ho consigliato.
Tu conosci altri motivi per cui a volte sei preda della svogliatezza più totale? Mi piacerebbe molto se tu volessi parlarne, lasciando un commento o qui sul blog o sulla pagina o sul gruppo Facebook di RebuildMyLife.

P.S.
Se sei interessato alla mia guida gratuita su come cambiare la tua routine mattutina, la puoi scaricare lasciando nel box qui di seguito il tuo nome e la tua email migliore. Ripeto che è gratis! 😃


 

A presto,
Davide.

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